IL DRIBBLING 

dal libro CALCIOA CINQUE/Il manuale dell’allenatore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Il dribbling. Si può considerare un’amplificazione del possesso di palla (guida + protezione) e consiste nell’eludere la marcatura operata da uno o più avversari. Nel dribbling l’attaccante deve cercare di non far intendere al rivale le proprie intenzioni per coglierlo di sorpresa al momento dell’azione con lo scopo finale di neutralizzare o ridurre al minimo le sue possibilità di difesa. In merito a questo è opportuno ricordare che ad ogni azione dell’attaccante corrisponde una reazione del difensore; per tale motivo il possessore di palla deve essere in grado di poter osservare ed analizzare le reazioni dell’avversario alle sue provocazioni al fine di poter modificare eventualmente il proprio progetto motorio.

Il 30% circa dei goal sono realizzati subito dopo un’azione di dribbling. Tale dato può facilmente definire l’importanza di questo gesto tecnico nel calcio a 5.

Si possono definire 3 tipi di dribbling, che dipendono dalla posizione del possessore della palla in rapporto al difensore:

La finta. Il mezzo per eseguire il dribbling è la finta che ha lo scopo di orientare il movimento difensivo avversario in una direzione errata. Le finte si possono sintetizzare in tre grandi categorie:

·        finta di corpo

·        finta con la palla

·        finta con lo sguardo