LE CAPACITÀ MOTORIE
Dal libro "L'ALLENAMENTO SPORTIVO"
TEORIA E METODOLOGIA
di Gianni Leali - NARDINI Editore 1996
L'obbiettivo fondamentale della preparazione fisica è di migliorare o di potenziare le qualità fisiche, o meglio, le capacità motorie, espressione quest'ultima che, da qualche anno, nella letteratura internazionale si preferisce usare in sostituzione di quella di qualità fisiche.
Nello sport infatti appare più appropriato il termine "capacità" che definisce una misura di potenziale motorio dell'atleta, di valore però estremamente modulabile, invece di qualità "fisiche" che indica già valori elevati in qualsiasi ambito di prestazione. L'insieme delle capacità motorie si è soliti suddividerlo in due gruppi fondamentali: le capacità condizionali e le capacità coordinative. Il primo gruppo indica un insieme di capacità determinate prevalentemente da processi metabolici e da valori di disponibilità e di estrinsecazione energetica. Il secondo gruppo indica invece un insieme di capacità determinante essenzialmente dalla funzione della coordinazione motoria, cioè della capacità di organizzare, controllare, regolare il movimento. Le capacità condizionali sono rappresentate dalla forza, dalla velocità, dalla resistenza e dalla flessibilità, capacità quest'ultima che noi per motivi di semplicità didattica abbiamo inserito tra le capacità condizionali, ma che in effetti viene ad assumere una posizione intermedia tra le capacità condizionali e quelle coordinative, avendo sia una componente anatomico condizionale che una componente coordinativa.
Quelle coordinative sono un gruppo sintetizzabile secondo Blume ed altri autori in:
- capacità di orientamento spazio temporale;
- capacità di reazione;
- capacità di trasformazione del movimento;
- capacità di differenzazione;
- capacità di equilibrio;
- capacità di combinazione dei movimenti;
- capacità di ritmizzazione.
Redatto il 04/09/2002